La morte non esiste, figlia.

La morte non esiste, figlia.

La morte non esiste, figlia.

La morte non esiste, figlia.

La gente muore solo quando viene dimenticata”,
mi spiegò mia madre poco prima di andarsene.
“Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te”.
“Mi ricorderò di te” le promisi.
Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lei senza amore.

La morte non esiste, figlia.

Isabel Allende, Eva Luna
Quando muore una persona cara ci ritroviamo di colpo nel mondo dei vivi, cui alla fine, bene o male finiamo col cedere; ma quello dei morti, come un amico o un nemico immaginario, o un’amante segreta, continua a invitarci, con il richiamo di quello che abbiamo perso. Cos’è il ricordo se non uno spettro nascosto in un angolo della mente, pronto a irrompere durante il giorno, o a disturbare il nostro sonno, con un atroce dolore, una gioia, qualcosa che non abbiamo detto o che abbiamo ignorato? Quando muoiono i nostri cari non è soltanto la loro presenza che ci viene a mancare, o i loro sentimenti, ma anche il modo in cui ci hanno permesso di conoscerli, e di conoscere noi stessi.
AZAR NAFISI, LE COSE CHE NON HO DETTO

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