“Non usate i figli come ostaggi
Il Santo padre esorta i genitori separati a non usare i figli come ostaggio contro il coniuge, e che i “figli non siano costretti a portare il peso di questa separazione. È molto importante, è molto difficile – ha detto – ma potete farcela”.
L’obiettivo è educare i figli “senza esasperarli”. Uno sforzo che richiede “saggezza ed equilibrio” e che i genitori non chiedano ai figli le cose che non possono fare. Ciò è assai difficile, ha riconosciuto, per esempio quando i genitori tornano a casa stanchi dal lavoro e per i genitori separati. “È ancora più difficile – ha osservato il Pontefice – per i genitori separati che sono appesantiti da questa condizione; poverini hanno avuto difficoltà, si sono separati e tante volte il figlio è preso come ostaggio: il papà gli parla male della mamma e la mamma gli parla male del papà, e si fa tanto male. Dirò a voi che vivete matrimoni separati- ha proseguito – mai, mai, mai, prendere il figlio come ostaggio, voi siete separati per tante difficoltà e motivi, la vita vi ha dato questa prova, ma che i figli non siano quelli che portano il peso di questa separazione”.
“Che i figli – ha aggiunto sempre a braccio – non siano usati come ostaggi contro l’altro coniuge, che i figli crescano sentendo che la mamma parla bene del papà anche se non sono più insieme, e che il papà parla bene della mamma; questo è molto importante e molto difficile, ma potete farcela”.
Genitori meglio degli “esperti”
Si è rotto “il patto educativo” tra famiglia e scuola e altre agenzie educative – spiega Papa Francesco – i genitori sono stati soppiantati dai “cosiddetti esperti” e esclusi dalla educazione dei figli. E questo per “preservare una generazione dai danni veri o
presunti della educazione familiare, accusata di conformismo, autoritarismo, repressione affettiva che genera conflitti”. Il Santo padre ha ricordato ai genitori che solo loro sono in grado di capire “dove è l’anima” dei loro figli.
Fonte :ilgiornale.it