CARO BABBO NATALE ,

CARO BABBO NATALE ,

CARO BABBO NATALE ,

Ciao babbo,forse sino ad ora non ho mai parlato con te direttamente:le cose che volevo chiederti le ho sempre e solo pensate. Ma comunque so, che quando penso, tu mi ascolti ugualmente.
Ma ora non ho il coraggio di chiederti “le solite cose” a favore dell’umanità. Questa volta no.
Non ce l’ho il coraggio. Tutti quanti noi umani in questi ultimi anni stiamo commettendo crimini di ogni genere,ad esempio abbiamo rovinato il nostro pianeta Terra. Davvero!
Siamo rimasti con pochissime foreste, abbiamo rovinato la nostra atmosfera ed ora le estati sono diventate bollenti, i ghiacciai dei poli si stanno sciogliendo, stiamo seminando tonnellate di rifiuti tossici e radioattivi ovunque.
Abbiamo irrimediabilmente rovinato la Terra e per noi si prepara un futuro pauroso. In genere si pensa che gli altri commettono queste cose ma in realtà lo facciamo tutti noi nel nostro piccolo, chi piu’ chi meno. Poi, tanto per completare l’opera, i potenti della Terra per la loro avidità di denaro e di potere non fanno altro che scatenare i popoli gli uni contro gli altri in continue guerre ,e noi, i popoli, come fessi ci crediamo e le facciamo, invece di capire che la causa delle guerre sono proprio loro, i potenti appunto:alla fine poi la gente muore in guerra e loro rimangono sempre vivi. Loro ci gettano fumo negli occhi e ci fanno credere che le guerre sono tutte giuste e necessarie.
Le bombe uccidono tutti, non fanno distinzione di sesso, razza o religione.Le bombe sono le uniche che rispettano la costituzione”
… Ecco perché. babbo, ho vergogna a chiederti qualsiasi cosa per l’umanità.Persino tu, babbo, con orrore giri la testa da un lato quando noi umani commettiamo qualche scelleratezza.In effetti non meritiamo né aiuto né perdono…
ormai non meritiamo piu’ nulla .
Per me?Anche per me, niente piu’ perdono e niente piu’ aiuto.Per me volevo chiederti una cosa… ma a questo punto ho vergogna a chiedertela… non credo di meritarmela…

Sai, babbo, cosa stavo per chiederti in regalo?

E’ una cosa forse che fa ridere: una donna, una donna per me, la mia donna.
In particolare volevo chiederti di insegnarmi ad amare che forse non ne sono capace ,ed aiutarmi a trovare una che mi sappia capire.Ma non una bella, bona e frizzante.
No. Una semplice, carina ma semplice, magari con molti problemi come me,magari un po’ imbranata come me.
Magari quella che se ne sta in un angolo mentre davanti a lei la festa impazza.
Una che prende sempre la fetta di panettone per ultima,
una col sole negli occhi e l’anima trasparente,
una carina ma una delle ultime,
una che nessuno la fischia perché nessuno si accorge di lei, una che di solito va sempre in bianco.
Insomma babbo, una come me.
Mi vergogno a chiedertelo perché, babbo, dopo tutto quello che noi umani, i tuoi figli, stiamo combinando nel mondo,questa mia stupida richiesta mi sembra proprio l’ultima delle cose.
E quindi volevo solamente ringraziarti, per tutte le cose che mi hai gia’ dato.
E soprattutto ti ringrazio per quel senso in piu’ che mi hai dato(non so come chiamarlo) che ogni tanto mi fa capire la realtà delle cose.
Grazie babbo,il tuo affezionatissimo figlio

Claudio Palma

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